Ennesima battuta d’arresto per la Lazio che ieri sul campo dell’Atalanta è uscita sconfitta per 2-1. Inevitabilmente, almeno per i media, a finire sul banco degli imputati è il tecnico biancoceleste Vladimir Petkovic, una delle rivelazioni della Serie A 2012-2013, che però quest’anno sta facendo molta fatica a riproporre il gioco e risultati della scorsa stagione. Non che l’allenatore non abbia le sue scusanti – Mauri è stato squalificato per il calcioscommesse ed Hernanes non vede l’ora di scappare dalla capitale – ma l’involuzione è fin troppo evidente. Nel tardo pomeriggio di ieri, dunque, sono iniziate a circolare voci di dimissioni da parte di Petkovic, che avrebbe comunicato prima al ds Tare e poi al suo patron, Claudio Lotito, di non sentirsela più di rimanere sulla panchina delle aquile.
Sarebbe stato l’ultimo atto di una serie di screzi che si protraggono dalla scorsa estate, quando l’allenatore non è stato accontentato sul mercato. Tutto falso secondo la Lazio, che ha emesso un comunicato ufficiale che recita quanto segue:
“In merito alla voce diffusasi in serata circa le presunte dimissioni del tecnico Vladimir Petkovic – si legge nella nota – , la S.S. Lazio comunica che la notizia è destituita di ogni fondamento”.
Ovviamente certe voci non nascono nel nulla e pare che Claudio Lotito si stia già guardando attorno per individuare un’alternativa valida: si parla già di Edy Reja, rimasto in ottimi rapporti col presidente, e dell’ex giocatore Sinisa Mihajlovic. L’impressione è che comunque l’addio sia stato solamente rinviato, perché se nelle prossime due partite, una di Europa League e una di campionato, Petkovic non dovesse fare bottino pieno, sarebbe proprio Lotito a sollevarlo dall’incarico. Le dimissioni, dunque, sarebbero state respinte solo per avere il giusto tempo a disposizione per scegliere con molta attenzione chi sarà il prossimo timoniere della Lazio. La Lazio deve far presto a recuperare la via maestra, perché forse qualcuno ha pensato che vincere la Coppa Italia contro la Roma sia equivalso a salire sul tetto del mondo del calcio. E quando ci si risveglia da certi sogni, la realtà è ancora più dura di quel che si credeva.
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